CORALE PRO TICINO BASILEA
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Repertorio

Il nostro repertorio è rappresentato dai canti che raccontano la storia e le tradizioni del nostro paese.

I nostri temi prediletti sono l'amore del nostro passato, della propria terra e della casa, l'amicizia, l'emigrazione e naturalmente la montagna.


Adeste Fideles Arm. P. Kaelin canzone natalizia

All'ombra Rosina Arm. Arnaldo Filipello Canto d’amore popolare ticinese autentico dal Malcantone

Amici miei musica: Remigio Passarino,
testo: Piero Montanaro
Durante la nostra vita abbiamo pochi amici pronti a starci vicini nei momenti più difficili della vita.

Amor di Montanaro Vittorio Castelnuovo, a 4 voci: Igeo Rotanzi Una giovane abbandona la montagna per andare a lavorare in città; il fidanzato la cerca nella speranza che essa torni a casa.

Amor ticines Vittorio Castelnuovo, a 4 voci Raimondo Peduzzi Canto d'emigrazione: con nostalgia si pensa alla casa natìa

Aveva gli occhi neri Arm. Alberto Vicari Canto popolare

Bella Bleniesina Vittorio Castelnuovo Canto ticinese della Valle Blenio

Bella Valmaggina Vittorio Castelnuovo Canto ticinese della Valle Maggia

Bionda bella bionda Arm. Alberto Vicari Canto popolare

Canzun da sira musica: Giovan Battista Mantegazzi
testo: Enrico Talamona
I giovanotti, dopo una faticosa giornata di lavoro, si trovano, ben vestiti, in piazza del paese. Loro sognano le ragazze e sperano di ricevere il permesso di emigrare in America.

Chitarra Ticinese musica: Fernando Paggi
testo: Alberto Barberis
Canto nostalgico: con il passare degli anni ci si ricorda i tempi passati con i coetani cantando e suonando la chitarra.

Coglieremo un ramo di fiori melodia popolare ticinese,
Arm. J. Bovet
Canto popolare

Dona nobis pacem anonimo Canto antico (Canon)

Dove te vett o Mariettina? Arm. Arnaldo Filipello Canto della Lombardia: è un dialogo tra Mariettina e un amico che chiede alla ragazza dove va il mattino presto.

Dorina mia cara anonimo Scherzo musicale: la vita di un paio di scarpe facendo scorrere le note della scala musicale.

E mi sunt chi in barchetta Arm. Alberto Vicari Canto popolare

E picchia, picchia la porticella Arm. Alberto Vicari Canto popolare

Fratello sole, sorella luna Francesco d'Assisi Canto stile gregoriano

I campan da Bellinzona musica: Giovan Battista Mantegazzi,
testo: Enrico Talamona
Canto nostalgico: l'autore, per forza maggiore, ha dovuto lasciare Bellinzona: ogni volta che sente le campane, con tanta malinconia si ricorda il suono delle campane della sua amata chiesa Collegiata.

I Lombardi Giuseppe Verdi Canto classico tratto dal «coro di crociate e pellegrini»

I pescatori Igeo Rotanzi Canto nostalgico: sul lago di Lugano, nei tempi ormai passati, c'erano ancora tanti pescatori che all'alba pescavano per poi vendere i pesci al mercato luganese.

Il cucù Arm. Arnaldo Filipello Canto popolare

Il mio desiderio musica:. Curò Mani-Vital,
testo: Curò Mani senior
E' il dialogo tra padre e figlio: lui spera che il figliolo, al posto di sognare, sappia affrontare con serietà la vita.

Il vecchio mulino Igeo Rotanzi Canto nostalgico: ai tempi passati, nella Val Maggia, molti mulini erano attivi e con lo spopolamento, questi mulini hanno cessato l'attività. La canzone è dedicata ad Egidio Patocchi, amico del compositore, emigrato a Milano.

Inno alla notte Ludwig van Beethoven Canto classico

La canzone del boccalino Guido Zanzi Canto ticinese composto dopo la seconda guerra mondiale.

La Girumeta Arm. Arnaldo Filipello Canto popolare ticinese autentico

La lücerna Plinio Grossi e Waldes Keller Canto nostalgico: in solaio viene trovata una vecchia lanterna e guardandola ci si ricorda dei tempi passati.

La maggiolata Arm. Alberto Vicari Canto popolare ticinese autentico dal Malcantone. Nel mese di maggio, con la primavera, si risveglia anche l’amore. I ragazzi ballano attorno ad un albero piazzato davanti alle case di giovani donne nubili.

La mia morosa cara Arm. Alberto Vicari Canto popolare

La Montanara T. Ortelli, L. Pigarelli Canto del Trentino

La nustalgia da l'emigrant musica: Alberto Vicari,
testo: Alfredo Gianinasca
Canto d'emigrazione: gli emigranti ticinesi, hanno sofferto molta malinconia e avrebbero fatto a piedi tutta la strada pur tornando nella propria terra natale. La canzone è stata scritta in occasione del raduno delle corali Pro Ticino 1971 a Bellinzona.

La rosa delle alpi Elaborazione: Rinaldo Fauri La canzone è dedicata al più bel fiore della montagna.

La Villanella Arm. Alberto Vicari Canto del Trentino

L'emigrante Vittorio Castelnuovo,
elab. Raimondo Peduzzi
Canto d'emigrazione

Le scarpette Igeo Rotanzi Canto scherzoso che descrive le scarpe da ballo.

Le zoccolette G. Zanzi Canto ticinese scritta durante la seconda guerra mondiale tematizzando gli zoccoli ticinesi.

Mamma mia dammi cento lire Arm. Alberto Vicari Canto tradizionale d’emigrazione. Attorno il 1900 tanti ticinesi, con pochi soldi ricevuti dalle loro mamme, sono emigrati in America partendo da Genova. Purtroppo la nave affonda lasciando nel dolore gli innamorati rimasti a casa.

Montagne addio Giancarlo Bregani Canto nostalgico: abbandonando le proprie montagne, non si sa se si riesce a tornare.

Nabucco Giuseppe Verdi Canto classico

Noi siamo ticinesi Arm. Alberto Vicari Canto ticinese patriotico

O bella trecciaiola Vittorio Castelnuovo Canto ticinese della Valle Onsernone

O bella Verzaschina Vittorio Castelnuovo Canto ticinese della Valle Verzasca

Ombre dei miei sogni Igeo Rotanzi Vivendo lontano, spesso si pensa al passato sognando

O,ra Valmaggina Arm. Alberto Vicari Canto popolare ticinese autentico dalla Val Maggia. Una giovane donna si’innamora di un figlio di un conte, lui muore e lei è costretta a sposare un pastore Valmaggese.

Poschiavina Vittorio Castelnuovo Canto della Valle Poschiavo/GR

Preghiera del rocciatore Rinaldo Fauri Quando si scala la montagna si chiede con una preghiera la protezione di Dio.

Quattro cavai che trottano Arm. Arnaldo Filipello Canto popolare

Quel mazzolin di fiori Arm. Arnaldo Filipello Canto popolare

Signore delle cime Bepi de Marzi Canto della montagna scritta in memoria dell'amico di Bepi de Marzi sepolto da una valanga.

Sôna l'Ave Maria musica: Giovann Battista Mantegazzi, t.
testo: Ulisse Pocobelli
La sera, quando le campane suonano l'Ave Maria, i contadini tornano a casa affaticati dalla lunga giornata di lavoro. La canzone è stata composta nel 1939 in occasione dell'esposizione nazionale tenutasi a Zurigo. Essendo una canzone dal tema molto tragico: alluvione a Someo/Val Maggia, il testo originale di Guido Calgari, è stato sostituito con quello attuale.

Tu scendi dalle stelle Sant’Alfonso M. de Liguori
Arr. V. Donella
Canzone natalizia

Vien sulla barchetta Arm. Alberto Vicari Canto popolare

Voglio volar Waldes Keller L'autore, ticinese d'adozione, dedica la canzone al disastro dei biplani militari. Il 27 agosto 1938, 5 biplani militari partono da Dübendorf per raggiugnere il Ticino per partecipare alle giornate aviatorie. Nella regione del Muotathal, causa una fitta nebbia, 4 biplani si schiantano nelle pareti rocciose. Uno solo ragginge il Ticino. Il bilancio è grave: 7 morti di cui 3 ticinesi e 2 feriti. Oggi, il ritornello della canzone viene cantato da tutti i piloti militari prima di innalzarsi in volo per eseguire gli esercizi acrobatici.

Vola.... rondinella, vola Igeo Rotanzi Canto nostalgico: gli emigranti ticinesi sono come le rondini: tornano prima o poi in Ticino. La canzone è dedicata alla Pro Ticino California del Nord